Ouafa Bouabdelli

Non conosco Ouafa personalmente, ma lo farò presto, si, perché il 26 Maggio presenterà una mostra personale alla Galleria “Atelier d’art” di David Brogi, e li avrò il piacere di conoscerla e di condividere pensieri idee percorsi artistici e carpire il lirismo nelle sue opere.

Ho visto una trentina di suoi lavori ed è mia opinione che la mostra si divida in 2 percorsi, uno più marcatamente figurativo, l’altro un po’ più astratto.

Nel primo affronta un po’ le figure che appartengono ai suoi luoghi di origine, volti femminili dai lineamenti marcati ma di profonda dolcezza, figure interpretate al di là del reale, lo sfondo dei suoi lavori dove affronta una policromia che ci fa capire di conoscere le basi del colore, fa si che assuma la stessa importanza delle figure in primo piano. Nel secondo il figurativo, seppur presente lascia più spazio a un turbinio di campiture di colore ampie, libere, con interventi pittorici di profonda sensibilità.

In entrambi i casi risultano superfici piene zeppe di intensità pittorica, caratterizzata da un intersecarsi di pennellate, sicuri colpi di spatola e disegno dove vedono fondersi figure e colori in vibranti astrattismi cromatici.

Suggerisco ai fruitori, di mettere in atto un processo di appropriazione interiore dei lavori di Ouafa, di farne propri i sentimenti e lo spirito, in modo che risulti un esperienza unica e irripetibile, il suo patrimonio artistico manifesta una forza interiore, in un linguaggio che rappresenta emozioni e stati d’animo.